Mantova, che attacco nel 2004/05: anno dell’ultima promozione in Serie B

14.03.2022 09:04 di Tutto Mantova   vedi letture
Mantova, che attacco nel 2004/05: anno dell’ultima promozione in Serie B
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Gli ultimi anni, purtroppo, sono stati avari di soddisfazioni per i tifosi virgiliani, condannati da oltre un decennio a far la spola tra l’ultima serie professionistica e il mondo dei dilettanti. Una situazione che i tifosi biancorossi non meritano certo di vivere, ma durante i quali non hanno mai mancato di far sentire il loro supporto e calore alla squadra biancorossa.

Nella gloriosa storia del Mantova Calcio, dove iniziò la sua carriera ad alto livello anche un’autentica icona del calcio italiano come Dino Zoff, sono presenti ben 6 partecipazioni al massimo campionato nazionale, anche se l’ultima apparizione in Serie A risale, ahinoi, a cinquant’anni fa.

 

Dopo oltre trent’anni bui, il Mantova torna in cadetteria

In questo mezzo secolo, però, non sono mancati i momenti di grande giubilo, che sono rimasti impressi, indelebilmente, nella mente e nel cuore di chi ama i colori biancorossi. Ed un’annata, in tal senso, qualifica adeguatamente quello che abbiamo scritto. Stiamo parlando, per quanto ovvio, della stagione 2004/2005, annata in cui il Mantova ritrovò la serie cadetta dopo un digiuno lungo trentadue anni.

Un’annata contrassegnata dal dualismo con i cugini cremonesi, che ottennero la promozione diretta in Serie B condannando il Mantova ai play-off promozione, dove la squadra di Mimmo Di Carlo, dopo aver battuto Frosinone, prima, e Pavia, poi, riuscì ad ottenere il pass per la seconda più importante serie professionistica italiana.

Una storica doppia promozione (soli dodici mesi prima la squadra virgiliana era riuscita ad ottenere il pass per la Serie C1), in grado di mandare in visibilio l'intera città, riscopertasi totalmente innamorata della propria squadra di calcio dopo anni di “vacche magre”.

Per ottenere questo ambizioso obiettivo, il presidente Lori consegnò a Di Carlo un attacco di primissimo livello per la terza serie, dove erano presenti giocatori come Hubner, Poggi, Graziani e Noselli, che si potevano avvalere del prezioso contributo di un trequartista tecnico ed efficace come Gaetano Caridi.

 

Hubner il grande colpo, ma fu Poggi ad essere oltremodo determinante per la promozione

Il Mantova veniva indicato dai più importanti portali calcistici, quelli in grado di offrire svariate tipologie di servizi tra i quali i siti poker con bonus, come un’autorevole candidata al salto di categoria, nonostante fosse stata appena promossa in Serie C/1. Inutile negare come il grande colpo di mercato corrispondesse al nome di Dario Hubner, che, seppur alla “veneranda età” di 37 anni, decise di scendere in serie C/1 direttamente dalla Serie A attratto dall’ambizioso progetto di Fabrizio Lori.

Il Bisonte, d’altro canto, solo due anni prima era riuscito nell’impresa di vincere la classifica cannonieri con la maglia del Piacenza, dove mise a segno ben 24 gol che consentirono agli emiliani, all’epoca guidati in panchina da Walter Novellino, di poter cogliere la salvezza in Serie A. L’annata virgiliana di Dario fu a luci e ombre a causa di qualche acciacco fisico di troppo, ma realizzando 7 gol in 23 partite diede il suo fondamentale contributo al ritorno in Serie B.

Decisamente più incisivo, invece, fu il contributo di Paolo Poggi, altro esperto attaccante che sbarcò a Mantova quell’estate. L’ex esterno dell’Udinese di Zaccheroni, infatti, mise a segno undici reti, due delle quali nei play-off, risultando oltremodo determinante per la promozione in Serie B: “Paolino”, come amavano chiamarlo i tifosi, è ancora oggi amato in terra virgiliana come pochi altri ex giocatori.

Nel ritorno in cadetteria mise il suo zampino anche Noselli, all’epoca giovane di belle speranze proveniente dalla Triestina: l’apporto del friulano alla causa biancorossa fu sicuramente maggiore nei primi anni trascorsi in Serie B. Inutile rimarcare, poi, quanto fu determinante Gabriele Graziani, il miglior marcatore della storia mantovana: dopo aver trascinato la squadra in C/1, il figlio del più noto “Ciccio” diede il suo apporto anche nell’anno della seconda promozione, mettendo a segno 9 reti.