Pro Sesto, Califano avverte: "Mantova squadra forte che gioca bene"

Primi tre punti per la Pro Sesto che domenica ha calato il tris contro il Fiorenzuola dopo che all'esordio era arrivato un pesante 5-2 sul campo della Pergolettese. Ai microfoni di TuttoC.com è quindi intervenuto il direttore sportivo biancoceleste Gianni Califano: "Al debutto in campionato è arrivata una brutta figura. È stata un'umiliazione: abbiamo sbagliato approccio, abbiamo sbagliato tutto come squadra, con tanti errori individuali. Anche se il merito va anche alla Pergolettese . Ma ci tenevamo a rispondere subito: sia per noi stessi sia per la nostra gente sia per la società. Non eravamo incapaci a Crema, né tanto meno siamo diventati chissà chi domenica. Sono due partite che ci devono servire come esperienza, nel bene e nel male".

Tornando sulla vittoria al 'Breda', quale è la sua analisi?
"Se fosse finita pari non sarebbe stato uno scandalo. Noi siamo stati bravi e fortunati in alcuni episodi. Ci tenevamo tanto a dare una risposta alla trasferta di Crema. Ma lo ripeto: non abbiamo fatto ancora nulla. Dopo il gol ci siamo abbassati un po' e soffrivamo le loro discese sulle fasce perché facevamo fatica a scivolare coi centrocampisti. Poi il mister all'intervallo ha fatto alcuni aggiustamenti e ha permesso di uscire più facilmente con le mezz'ali e siamo andati meglio da quel punto di vista. Temevamo il loro palleggio e infatti ci hanno messo in difficoltà".

Anche quest'estate abbiamo vissuto i soliti problemi di ricorsi e controricorsi.
"Ci sono persone qualificate in alto che stanno pensando a come intervenire perché succedano sempre meno eventi di questo tipo. D'altronde di fronte ad un fallimento le colpe non sono certo della Lega".

E così il campionato è iniziato più tardi del previsto.
​"Qualche settimana in più ci ha permesso di conoscerci meglio, visto che la nostra è una squadra nuova. Inoltre abbiamo fatto la preparazione con alcuni infortunati e spesso nelle amichevoli eravamo contati​​​​​​".

Un giudizio sul vostro girone?
"È un girone difficile, con 4-5 squadre che nella griglia di partenza per budget e blasone hanno qualcosa in più delle altre e tra queste uscirà la vincitrice. Poi c'è un gruppo di ottime squadre con budget medio-alto e le ultime 5-6 che tra budget e minutaggio faranno parte delle squadre che lotteranno per la salvezza: in questo gruppo c'è anche la Pro Sesto, al di là del campionato straordinario dell'anno scorso. Bisogna prendere come esempio quella stagione perché si può sempre sorprendere, però sempre attraverso l'umiltà. Non ci si può distaccare dalla realtà e la realtà dice che l'obiettivo è quello della salvezza. Poi è chiaro che tutti hanno piacere di stupire, ma attraverso l'umiltà".

Il ritorno di mister Parravicini?
"È stato piacevole per lui, anche per la piazza. Si sente a casa sua. Lui ha riportato la Pro Sesto tra i professionisti. Non entro nel merito del suo addio al primo anno, dato che non ero neppure presente. Abbiamo condiviso con la società il suo ritorno: la società cercava in me e nel mister due persone che avessero voglia di mettersi in discussione, con fame e voglia visto l'annata dello scorso anno. Senza paura abbiamo deciso di condividere questo percorso: ringraziamo per la fiducia, sappiamo che abbiamo un compito difficile ma l'unione sarà importante per superare i momenti difficili. Mi auguro si possa ripetere quanto già fatto".

Un commento sulla vostra rosa?
"Oltre ad aver cambiato tanto, ci sono molti giovani. Già nelle prime partite sono scesi in campo diversi classe 2004, anche per questo sarà un campionato difficile. Chi è rimasto è perché voleva rimanere, non abbiamo trattenuto nessuno con la forza. Abbiamo fatto delle scelte: i giocatori più importanti avevano offerte importanti ed è giusto che siano andati a confrontarsi con altre realtà".

Le sue favorite?
"Vicenza, Padova, Triestina e anche il Mantova, nostro prossimo avversario. Sarà una partita importante contro una squadra forte che gioca bene".

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