Rugby, stop Mantova: biancorossi ko contro la capolista Bergamo

Si chiude con una sconfitta sul campo della capolista il 2025 del Mantova Rugby, battuto 38–12 dal Rugby Bergamo allo stadio Sghirlanzoni. Un risultato che non rende pienamente giustizia al percorso dei biancorossi di coach Enrico Corso, protagonisti di una prima parte di stagione di alto livello e capaci di giocarsi lo scontro diretto in un contesto difficile contro una squadra solida, organizzata e cinica. Il match è rimasto equilibrato a lungo, con il Mantova Rugby capace di restare in partita anche nella ripresa e di rientrare in campo con buon atteggiamento dopo l’intervallo. Fino a circa metà del secondo tempo, i biancorossi hanno tenuto testa alla capolista, costruendo anche due occasioni importanti che avrebbero potuto riaprire la gara. Proprio nel momento migliore del Mantova, però, la mancata concretizzazione ha tolto fiducia e favorito le incursioni del Rugby Bergamo, che ha saputo sfruttare con lucidità il calo avversario e chiudere definitivamente la partita.

Il Mantova Rugby ha faticato a trovare continuità e ordine nel proprio gioco, pagando confusione e alcune scelte individuali che hanno tolto fluidità alla manovra collettiva. Bergamo, dal canto suo, ha dimostrato grande compattezza, sfruttando al meglio le opportunità concesse e gestendo con maturità il vantaggio. Nonostante il punteggio finale, i biancorossi hanno provato a restare in partita, senza però riuscire a ribaltare l’inerzia del match contro un avversario sempre sul pezzo. La sconfitta di Bergamo non cancella quanto di buono costruito dal Mantova Rugby in questa stagione. I biancorossi chiudono l’anno solare nelle zone alte della classifica, confermandosi tra le realtà più competitive del girone e dimostrando solidità, crescita e identità. Il percorso intrapreso resta valido e le basi costruite in questi mesi rappresentano un punto fermo per il prosieguo del campionato.

Nel post partita, l’analisi dell’allenatore è lucida e diretta: "La partita è andata non benissimo. Abbiamo fatto molta confusione e loro, che sono una buona squadra, hanno sfruttato bene le occasioni create. Sono un team quadrato, sempre sul pezzo, mentre noi ci siamo demoralizzati e siamo andati in confusione. Abbiamo giocato poco di squadra, basandoci troppo sulle individualità. Restiamo comunque con un pensiero positivo: ora ricaricheremo le pile e soprattutto le energie mentali". Parole che evidenziano i limiti della prestazione, ma anche la volontà di ripartire con lucidità.

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