Mantova, premio Usvardi: crescere nel nome dello sport

28.05.2025 08:00 di  Tutto Mantova   vedi letture
Mantova, premio Usvardi: crescere nel nome dello sport

Carlalberto Francia, con una Laurea Magistrale in Biomedical Engineering al Politecnico di Milano, autore di una tesi dal titolo “Inclusione in movimento: abbattere le barriere nello sport attraverso l’innovazione”, è il vincitore del “Premio di studio Gianni Usvardi”, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, indetto dalla Fondazione UniverMantova e dal Comune di Mantova e patrocinato da AICS–Associazione Italiana Cultura Sport. La consegna del premio si è tenuta lunedì 26 maggio, nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale, nel corso di una pubblica cerimonia durante la quale sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, Milena Gasparini Usvardi (moglie di Gianni Usvardi), il presidente della commissione giudicatrice Sergio Genovesi, il vicepresidente della Fondazione UniverMantova Roberto Pedrazzoli e la scrittrice e giornalista Edgarda Ferri, che ha portato un ricordo personale di Gianni Usvardi, sottolineando il suo impegno per una città più giusta e inclusiva. Erano presenti anche le figlie di Gianni Usvardi, Marcella e Giovanna.

Dotato di una borsa di studio del valore di tremila euro, messi a disposizione dalla famiglia Usvardi e dal Comune di Mantova, il premio è riservato agli studenti universitari, laureandi e laureati, di qualsiasi facoltà, autori di elaborati riguardanti lo sport nell’accezione più ampia del termine, come diritto universale, strumento di inclusione e crescita sociale. Si è voluto in questo modo dare un segno tangibile alla memoria di Gianni Usvardi, illustre concittadino, già parlamentare e sindaco di Mantova (dal 1973 al 1985), Stella d’oro al merito sportivo e presidente dell’AICS, in oltre mezzo secolo di
indimenticabile impegno politico, sociale e sportivo, promuovendo i valori della partecipazione e dell’inclusione. La commissione giudicatrice, presieduta da Sergio Genovesi e composta da Milena Gasparini Usvardi, Edgarda Ferri, Stefano Simonazzi, Michele Minervino, Adalberto Scemma, Paolo Braguzzi e Mauro Redolfini, ha espresso un giudizio unanime sulla qualità della tesi presentata da Carlalberto Francia apprezzando in particolare l’analisi approfondita condotta dall’autore sul ruolo dello sport come strumento di inclusione e come ponte tra attività ricreativa e competizione. Altrettanto degna di nota è apparsa la messa fuoco di ciò che la tecnologia e le innovazioni biomediche offrono nel settore dello sport paralimpico.

 

Ad accreditare ulteriormente la qualità dell’elaborato è intervenuta, infine, una “proposta progettuale” molto articolata con modalità opportunamente applicabili in comunità di ogni dimensione con l’obiettivo di garantire l’accesso a un’esperienza sportiva davvero inclusiva. In chiusura è stata anche indicata una stima economica con una valutazione realistica sulle strategie riferite a modularità, flessibilità e sostenibilità del progetto. “Lo Sport deve essere felicità ed inclusione” ha sottolineato Carlalberto Francia, al termine della cerimonia, dopo aver ritirato l’attestato del prestigioso premio.

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