CGIL, tante presenze per il libro "E allora le foibe?"

19.02.2022 12:02 di Tutto Mantova   vedi letture
CGIL, tante presenze per il libro "E allora le foibe?"
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Ha riscosso un grande successo la presentazione del libro “E allora le foibe?” dello storico Eric GIobetti. L’evento in programma qualche giorno fa, a cui hanno partecipato oltre 200 persone, si è svolto, poi, nel piazzale della sede della Cgil di Castiglione delle Stiviere, in quanto la sala interna della "Camera del Lavoro" che doveva ospitare la presentazione, non disponeva degli spazi adeguati per contenere tutto il pubblico giunto ad ascoltare l'intervento dell'autore. Oltre a tantissimi cittadini, vi erano anche diversi esponenti dell’Anpi di Mantova e di Brescia, politici, associazioni locali ed appassionati di storia.  Per tutta la durata dell'evento, la zona circostante è stata presidiata dalla Polizia, tra cui alcuni reparti della Celere, insieme a Carabinieri e Polizia Locale, al fine di garantire la sicurezza pubblica ed evitare possibili disordini, considerate le tensioni che c'erano state nei giorni antecedenti all'arrivo dello scrittore torinese proprio nella città aloisiana. 

 

Eric Gobetti, durante la serata, ha evidenziato più volte la sua visione sulla tragedia del confine italiano orientale durante ed alla fine della Seconda Guerra Mondiale: un punto di vista che gli ha elargito una reputazione di “negazionista” da parte di coloro che si impegnano a diffondere la memoria delle stragi e dell’esodo istriano-giuliano-dalmata. Nel libro, infatti, l'autore sostiene che le foibe furono, senza dubbio, una storia di violenza, ma che ve ne furono altre in quel contesto, durante gli ultimi anni del conflitto bellico. “Una violenza - a detta dello stesso Gobetti - che va contestualizzata e non giustificata”. Lo storico, continuando il suo intervento, ha poi evidenziato che non bisogna negare le responsabilità dei partigiani jugoslavi, ma che ci sono anche delle cause e delle responsabilità che vanno conosciute e riconosciute. Le responsabilità a cui si riferisce lo stesso autore sono ad esempio quelle dei fascisti durante l’invasione della Jugoslavia; così come le violenze sulla popolazione locale, senza le quali, come si legge ancora nel libro, non ci sarebbero state le foibe e l’esodo. 

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