ESCLUSIVA - Righi: "La passione del pres. Piccoli può fare la differenza"

20.04.2023 15:23 di  Tutto Mantova   vedi letture
ESCLUSIVA - Righi: "La passione del pres. Piccoli può fare la differenza"

E' una di quelle persone che ha lasciato il segno nel cuore dei tifosi ed appena nomini a Mantova, viene fuori la lacrimuccia: grinta, idee chiare e tanta, tanta passione. Emanuele Righi il direttore sportivo che ha preso parte alla rinascita dell'Acm, è stato ospite della nostra Redazione per commentare insieme l'ultima settimana, forse decisiva, in casa biancorossa. 

Direttore, Pro Vercelli-Mantova 0-2: successo importante?

"Tutte le partite in questa fase del campionato sono importanti anche quelle prima di Vercelli perché hanno dato una grande possibilità al Mantova, quella di rimettersi in carreggiata ed essere artefice del proprio destino. La squadra, gli investimenti e tutto quello che è stato fatto sono meritevoli di ben altre posizioni in classifica, poi è andata come è andata e stiamo parlando di salvezza. Però la proprietà è solida, la società ha grandi ambizioni ed il futuro è roseo dalle parti di viale Te. Sono ottimista perché oggi c’è una sola persona al comando che è il presidente Piccoli e sa bene in che direzione andare..."

 

Mandorlini unico artefice della risalita dei biancorossi?

"Credo che mister Mandorlini sia un allenatore di alto livello e di grande esperienza. Negli ultimi anni, ingiustamente secondo me, è stato un po’ dimenticato dal calcio che conta. Le sue stagioni a Verona o comunque l'annata di Padova con la promozione in cadetteria sfiorata di un nulla, sono lì a testimoniare la bontà del suo lavoro. E' arrivato a Mantova con un solo obiettivo: salvare la squadra ed è questa l'unica cosa che poi conta alla fine. Comunque tutti ci stanno mettendo del loro. Non bisogna dimenticare anche Nicola Corrent che non credo abbia fatto male. Il problema di qualsiasi figura tecnica che guida questa squadra è che deve capire la città in cui lavora. Mantova non è una fredda città lombarda, che non pesa solamente le prestazioni in campo, ma gli esseri umani. Ecco perché il patron Piccoli è benvoluto: è una persona leale, corretta, sempre presente e questa è la cosa che piace al mantovano. Il tifoso biancorosso apprezza molto di più la persona che l'allenatore o il calciatore di turno. Ad esempio Massimo Morgia, non resterà nella storia del club perchè purtroppo non ha vinto un campionato, ma ha instaurato un legame fortissimo con la città che è amatissimo. Mantova, ha una sensibilità particolare: apprezza i valori tecnici, ma soprattutto quelli umani". 

Direttore, un tuo giudizio sull'operato del tuo collega Battisti

"Sono molto onesto, Bocalon è un giocatore che ho trattato anch'io per portarlo all'Imolese. Vanno sicuramente sottolineati i meriti di Alessandro Battisti, ma il mercato di gennaio porta la firma di Piccoli che ha messo sul piatto la disponibilità economica per prendere un calciatore di esperienza e da tanti gol come il Doge. Anche l'acquisto di Monachello, altro nome di livello per la categoria, va a testimoniare la bravura del DS nel fare trattative, ma ripeto senza budget gli affari non li fai e non tutte le società di Lega Pro possono permettersi certi colpi. Credo che il miglior acquisto del Mantova sia questo presidente che oltre ai programmi tecnici e societari, sta riportando entusiasmo in una piazza che ne aveva assolutamente bisogno".

 

Sabato Mantova-Padova: gara decisiva per evitare i playout:

"A livello tecnico il Mantova vale il Padova e sono sicuro che sarà una bella partita, vivace poi ovviamente incide sempre il fattore fortuna. I biancorossi hanno avuto il merito di conquistarsi dei punti importanti per giocarsi questo ultimo match consapevoli delle proprie qualità e che è tutto nelle loro mani. Ci sono le possibilità per portare al termine e nel migliore dei modi questa impresa. Se dovesse essere salvezza diretta, come ovviamente mi auguro da tifoso e da appassionato di questi colori, sarebbe il giusto riconoscimento per il gruppo allestito, al valore economico speso. Credo che ad inizio anno la squadra era partita con un altro obiettivo e quindi la salvezza senza i playout è quello che deve fare il Mantova; poi se saranno playout, non ho dubbi che si farà di tutto per mantenere la categoria". 

Direttore, il tuo legame con Mantova è sempre stato forte...

"Mantova è un qualcosa che considero casa e sarà così per sempre. Questo probabilmente perché qui ho vissuto la mia prima esperienza come direttore sportivo, forse perché il primo anno facendo un campionato incredibile non abbiamo vinto, ma abbiamo lasciato comunque un ricordo importante. Mantova è Mantova. Non riesco ad avere parole che non siano di positività, ogni volta che il Mantova vince sono felice, ho un rapporto profondo con la gente e con la città. E quando torno anche al Martelli è un'emozione indescrivibile!".

Il futuro del DS Righi?

"Leggo spesso il mio nome accostato a quello dell'Acm. Escludo un mio ritorno, perché non conosco Filippo Piccoli. Ci sono stati dei contatti con alcuni club in serie D: per me non si sono problemi, non conta la categoria, ma quello che si vuole fare. Voglio un progetto in cui si possa fare calcio come intendo io: presidente, direttore sportivo ed allenatore. Insomma a "filiera corta". Quando invece il presidente vuole fare l’allenatore, il direttore vuole fare il presidente e a maggior ragione quando ci sono inserimenti di altre figure, è una confusione totale e non si ottengono mai risultati".

Angelo Maria Castaldo

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