Riccio, una vita in bianconero: dalle giovanili alla Juve U23
Alessandro Riccio, giovane difensore della Juventus U23, ha ripercorso ai microfoni di Juventus TV il suo percorso nelle Giovanili bianconere fino al salto in Under 23: "La mia passione nasce all'età di 5 anni, era una passione di famiglia, ho iniziato in una scuola calcio di Napoli e a 14 anni mi sono trasferito alla Juve. Mi dispiaceva lasciare famiglia ed amici, però sono sacrifici che poi vengono ripagati. Lo scudetto Under 15 è stata una grande emozione visto che la Juve non lo vinceva da parecchi anni. In Under 16 è stato abbastanza bello e di crescita, mentre in Under 17 abbiamo vinto il torneo ad Amsterdam. In Under 19 il primo anno non ho giocato tantissimo, mentre l'anno scorso sono stato capitano. Per me e per la mia famiglia è stato un orgoglio immenso la fascia della Juve. Ricordo uno Juventus-Roma in cui ho segnato all'ultimo minuto la rete del 2-2. La C è molto difficile rispetto alla Primavera: c'è gente più esperta e il passaggio non è semplice. Ma mi sono sempre trovato bene anche perché tanti li conoscevo già giocando con me l'anno scorso. Fabrizio (Poli, ndr) è un giocatore fortissimo, nella comunicazione in campo è molto utile oltre che il mio compagno di viaggio. Mister Zauli l'ho avuto anche in Primavera: è sempre stato coerente, pulito e sincero, è una persona fantastica prima di essere un allenatore fortissimo. In allenamento ci viene richiesto di non prendere gol e di essere cattivi sull'avversario. Non dobbiamo sprecare punti, - riporta in chiusura ancora tuttoc.com - il mister ci chiede di dare il massimo e di essere sempre puliti tecnicamente: su quel piano possiamo fare la differenza. Io mi sento migliorato sui piccoli particolari, ma devo migliorare sulle marcature in area".